Il Tesoro ritrovato. Mostra speciale degli oggetti d’arte del Tesoro di Loreto recuperati nel 2013

Inaugurazione | venerdí | 9 maggio 2014ore 18

Durata della mostra |  10/5 – 14/6/2014

Serata informativa
“Il furto del secolo 1986 – 2013”
mercoledì  28/05/2014  ore 20
sala Walther, Città Alta 61

Dopo 28 anni ora è finalmente possibile aggiungere un tassello importantissimo alla collezione del Tesoro di Loreto, grazie al recente ritrovamento da parte delle Forze dell´Ordine che consiste di ben 23 oggetti (servizi da messa, calici, patene, navicella e pisside), alcuni di questi appartenuti al re di Spagna Carlo II (1665-1700) donati al Convento dei Cappuccini di Chiusa intorno al 1700/01.

Recentemente si è conclusa al Palazzo del Quirinale la mostra “LA MEMORIA RITROVATA. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri” tra questi anche gli oggetti straordinari del Tesoro di Loreto di Chiusa, rubati clamorosamente nel 1986 e ritrovati alla fine dello scorso anno grazie al lavoro encomiabile dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Dopo la grande mostra a Roma, vengono presentati al pubblico nell´ambito di una mostra temporanea nella Galleria del Museo Civico di Chiusa dal titolo “Il Tesoro ritrovato. Mostra speciale degli oggetti d´arte del Tesoro di Loreto recuperati nel 2013 e trafugati nel 1986”. Ora è possibile ammirare di nuovo  il Tesoro di Loreto in tutto il suo splendore e nella sua quasi totale completezza. Al termine  della mostra i preziosi oggetti sacri verranno integrati al resto della collezione ed esposti insieme al resto del Tesoro di Loreto nel Convento dei Cappuccini di Chiusa, dove il Tesoro arrivò dalla lontana Spagna poco più di 300 anni fa.

La fondazione del Convento dei Cappuccini  di Chiusa si deve alla generosità della regina di Spagna Maria Anna (1667-1740) che, assieme al marito re Carlo II e a nobili della corte spagnola, ha donato al suo confessore originario di Chiusa, il Cappuccino Gabriel Pontifeser (1653-1706), quella  raccolta straordinaria di opere d´arte e oggetti liturgici che in origine è stata custodita in un locale della Cappella di Loreto dalla quale prese il nome: il Tesoro di Loreto.

Costituiscono questo tesoro di valore inestimabile, preziosissimi paramenti liturgici realizzati da maestri artigiani, oggetti sacri, tessuti, ceramiche, gioielli e libri delle preghiere della regina. I quadri di qualità notevole, sono per la maggior parte lavori di artisti italiani e spagnoli realizzati nel XVI e XVII secolo. Merita una speciale menzione l´altare da campo della coppia reale spagnola.

La notte tra il 26 e il 27 maggio del 1986 avviene ció che è stato definito “il furto del secolo in Alto Adige”. I ladri rubano gran parte del Tesoro di Loreto facendo irruzione nell´ambiente museale che dal 1963 lo custodiva. Il Tesoro viene disperso in mille rivoli che s’intrecciano con il traffico internazionale di droga.

Nel giro di un anno, quattro dei quadri rubati vengono recuperati dalle forze dell’ordine nella provincia di Verona e vengono riportati a Chiusa.

I successivi ritrovamenti nel 1989 conducono in Svizzera, da dove nell´ottobre del 1990 la gran parte della refurtiva viene riportata a Chiusa e custodita nell´ex convento dei Cappuccini, in alcuni ambienti museali freschi di ristrutturazione del Museo Civico riaperto al pubblico nel 1992.

Nel 1998, a distanza di 12 anni, 11 porcellane Ming (4 piatti, 4 tazzine e 3 vasi) vengono ritrovate nell´ambito di un´azione antidroga a Mestre dai Carabinieri (ROS di Padova e Carabinieri Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico) e portate a Chiusa nell´aprile dello stesso anno (all´appello manca soltanto una tazzina, purtroppo irrimediabilmente rovinata).

Questa mostra che documenta inoltre gli eccezionali interventi di restauro svolti per riportare gli oggetti al loro originario splendore, rappresenta un evento assolutamente straordinario (considerando il valore storico e artistico di queste opere di provenienza internazionale) non solo per il Museo e per Chiusa, ma anche per l´intero territorio e per tutti gli amanti dell´arte e dei cultori di gusti estetici raffinati.